La Storia dello Champagne
Si dice che la storia dello Champagne abbia inizio in una delle più antiche abbazie del mondo. L’Abbazia di Hautvillers.
Si trova nella zona della Marna nella parte nord orientale della Francia, una delle regioni dello Champagne.
Sappiamo che fino al 1500 circa i vini realizzati erano privi di bollicine.
Fino al XV secolo, grazie ad un calo brusco delle temperature vi fu un cambiamento profondo nell’industria della vinificazione.
Il clima freddo, infatti, interruppe il processo di fermentazione degli zuccheri in alcol presenti nel mosto, continuando la fermentazione in primavera direttamente nelle botti o nelle bottiglie dove era stato imbottigliato.
La seconda fermentazione in bottiglia produceva un eccesso di anidride carbonica che generava una leggera effervescenza, ma che purtroppo, l’eccessiva pressione faceva scoppiare tutte le bottiglie, rendendo le cantine un pericolo per chi stesse a contatto con le bottiglie stesse.
Nelle poche bottiglie sopravvissute, il vino era divenuto frizzante, modificando i suoi aromi e il suo gusto. Lo champagne!
Metodo di produzione
Il Metodo Charmat
I vini prodotti con il Metodo Martinotti o Metodo Charmat (dai nomi dell’astigiano Federico Martinotti, che inventò il metodo, e di Eugéne Charmat, che brevettò l’attrezzatura per metterlo in pratica) nascono da vini bianchi fermi: dopo aver subito una prima fermentazione durante il normale processo di produzione, questi vini ne subiscono una seconda in autoclavi di acciaio, a temperatura e pressione controllate, con l’aggiunta di lieviti e zucchero. Durante questa fase, che dura da 30 giorni a 6 mesi, i lieviti “mangiano” gli zuccheri e li trasformano in alcol e anidride carbonica, dando vita alle caratteristiche bollicine.
Il Metodo Classico
Il Metodo Classico o Metodo Champenoise (per gli Champagne prodotti nell’omonima regione) o Metodo Crémant (per gli spumanti prodotti nel resto della Francia) si differenzia dal Metodo Charmat principalmente perché effettua la seconda fermentazione, e quindi la spumantizzazione, direttamente in bottiglia. La base degli spumanti è solitamente costituita da una cuvée, cioè una miscela di vini di tipologie e/o annate diverse (a meno che non si tratti di uno spumante millesimato, cioè prodotto con un solo vino di un’unica annata), che viene imbottigliata con l’aggiunta di una selezione di zuccheri e lieviti (tirage). In bottiglia il vino effettua la seconda fermentazione riposando in posizione orizzontale per una durata media di 24/36 mesi, con picchi anche di 120 e oltre.